Chi ha assistito alla manifestazione di piazza delle opposizioni sotto il Senato contro il decreto sicurezza avrà avuto l’impressione di essere tornato agli anni ’70 del secolo scorso. Appena il Pci sostenne la legge Reale, i gruppi, Autonomia e movimento studentesco si misero ad accusare il sistema politico parlamentare di fascismo. Ieri passavi per Piazza Navona e il tempo si era riannodato su se stesso.
Si può perfettamente discutere dell’aumento delle pene per determinati reati, o anche se penalizzare comportamenti che limitano i diritti degli altri sia giusto o meno, così come disapprovare i provvedimenti che non convincono, tutto lecito. Da qui a strepitare dii liberticidio e di fascismo ci vuole una bella immaginazione, senza contare che il codice Rocco è ancora alla base dell’ordinamento giuridico italiano. Soprattutto, faceva un certo effetto vedere che chi promesso un nuovo Rinascimento per chiudere poi tutti gli italiani in casa con il coprifuoco, si proponga come campione di libertà nazionale. Se uno ritiene giusto ospedalizzare l paese, e ti fa inseguire dalla polizia quando vai a spasso, non è che poi si può lamentare se il governo non vuole che si disturbi il traffico..
Fratelli d’Italia dal quattro per cento che aveva, solo opponendosi ai dpcm sulla pandemia, balzò nei sondaggi al 15 per cento in pochi mesi, per poi proseguire la sua corsa. Forse una qualche riflessione sulle ragioni del successo di questo partito sarebbe ora di iniziare a farla. Il 26 per cento degli italiani in più che ha iniziato a votarlo deve essersi convinta che i liberali fossero loro, quelli oggi al governo che vengono contestati di liberticidio da chi invece aveva impedito a tutti i cittadini di andare al cinema ed al ristorante.
Coloro che poi giudicano comunque negativamente questo governo, perché dovrebbero darsi la pena di rovesciarlo a favore di una manica di scalmanati come quelli che si sono visti ieri in piazza? Si capirebbe ancora l’avversione a provvedimenti estremi contro chi occupa le case illegalmente, in genere dei poveri disperati, se questi non fossero già stati eletti in parlamento. Altrimenti sarebbe come dare pieni poteri civili e militari a Vannacci. Senza contare che un problema sicurezza nel paese è evidente. Può anche darsi che il governo lo affronti male. Certo che l’opposizione con una simile kermesse sembrerebbe preferire ignorarlo.
Nel corso degli anni ’70 del secolo scorso, il partito comunista italiane che riempiva le piazze, si accorse di non vincere mai le elezioni e si pose il problema di una strategia diversa. L’opposizione di oggi che insegue i gay pride, i cortei, i referendum, sembra più preoccupata di compiere una rivincita sul Parlamento in cui è minoranza. In piazza si sente maggioranza e tanto le basta. Purtroppo l’elettorato ha bisogno di essere convinto sulla base delle proposte, non delle proteste. Togliatti si chiedeva di come riuscire a conquistare il ceto medio italiano. L’opposizione oggi dovrebbe chiedersi almeno di come recuperare l’area del non voto. Dovrebbe essersi accorta che nel centro di Roma ieri sera, lo schiamazzo dei militanti era accompagnato dall’imbarazzo dei cittadini che si allontanavano, senza per forza essere simpatizzanti del governo.
D’altra parte se fra chi guida l’opposizione, come ha notato Carlo Calenda, c’è chi manco sa distinguere il prezzo del gas da quello dell’energia elettrica, si capisce che si continui a scendere in piazza. L’unico posto in cui ci si può trovare a proprio agio, come accade alle scimmie nella foresta. .
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