Sul tema del salario minimo Il Pri napoletano ha promosso una autonoma analisi invitando gli attori sociali a guardare al fenomeno in modo più ampio, perché la povertà lavorativa è un fenomeno che va ben oltre la retribuzione ma riguarda anche, per esempio, i temi di lavoro dilatati e la diversa composizione familiare. “Il Partito Repubblicano”, ha dichiarato il commissario provinciale di Napoli, Carmine Pezzullo, “va oltre al salario minimo, noi chiediamo aumenti degli stipendi e delle pensioni minime e siamo favorevoli ad una soglia sotto cui non si può scendere ma preferiamo che il salario minimo sia garantito dall’estensione dei contratti”.
È il contratto, secondo il Commissario provinciale dell’Edera, a garantire “la totalità dei diritti” come le ferie, i permessi, la tredicesima, tempi di lavoro. “Ribadisco il nostro Sì al salario minimo per via contrattuale, ma dobbiamo essere coscienti che la proposta per alzare i salari passa anzitutto per la partecipazione agli utili delle aziende e imprese. “Noi Repubblicani”, ha concluso Carmine Pezzullo, “riteniamo sia oggi visione anacronistica ritenere che il lavoro sia legato al solo sacrificio dei lavoratori, come affermiamo con forza, che la politica della sicurezza sul lavoro deve essere un assillo per manente di tutti essendo un vero scandalo lo stillicidio delle morti sul lavoro”.