“La storia non presenta il conto al partito repubblicano che è il più antico d’Italia, fondato nel 1895. Eppure il conto lo ha presentato al Msi, al Partito comunista, alla Dc e lo ha presentato salato”. Lo ha detto il segretario nazionale del Pri Corrado De Rinaldis Saponaro che giovedì scorso ha partecipato alle Stanze del Teatro Guglielmi ad un incontro per sostenere la candidatura a sindaco di Massa del repubblicano Guido Mussi. “Noi Siamo il partito della Costituzione che è la comunità degli italiani e chi si riconosce in essa fa il bene della comunità degli italiani”. L’incontro è stato aperto dal segretario della sezione “Giuseppe Mazzini” di Massa, Giorgio Raffi il quale ha sottolineato come la candidatura di Mussi non sia di bandiera, ma che è maturata dopo di cinque anni di opposizione e alla luce dell’impossibilità a portare termine il percorso del tavolo del centrosinistra. “Faremo la nostra battaglia per risolvere i problemi che da anni attanagliano Massa – ha concluso Raffi – con un candidato sindaco credibile e con una lista di candidati al consiglio comunale che rappresentano uno spaccato della società”. Mussi ha poi evidenziato di aver accettato la candidatura dopo aver visto “anno dopo anno dilagare sempre più il degrado. Nell’ultimo quinquennio l’amministrazione non è riuscita a portare a termine nessun elemento programmatico ma solo interventi di facciata, inutili e alle volte dannosi e costosi come per piazza della Stazione e Marina. Le promesse devono essere serie: perché non hanno fatto quello che dicono di voler fare?”. Mussi poi ha bacchettato il Pd: “Noi eravamo gli unici rimasti al tavolo ma non è stato possibile elaborare un progetto. Chiedevamo le primarie di coalizione e ci è stato imposto un candidato. Siamo stati quindi costretti ad andare da soli con un programma serio, concreto, frutto di convegni e conferenze. Tanto per citare alcuni punti forti: il progetto sull’erosione già pronto, quello per il recupero del centro storico, per promuovere il turismo ‘slow’, rivitalizzare i borghi montani, allungare la pista ciclabile lungo il Frigido, creare una rete di parcheggi. Vogliamo rendere la città vivibile, e vissuta dai cittadini“. “Parole dettate dalla passione civile”, ha detto Saponaro commentando l’intervento di Mussi ed ha proseguito ricordando la figura della repubblicana Paola Dell’Amico, recentemente scomparsa. Il segretario nazionale ha poi parlato del Pri tra passato e futuro, sottolineando come Giovanni Spadolini avesse definito il repubblicanesimo come un fiume carsico che scompare nel sottosuoli e poi riemerge in certi momenti della storia. “Siamo un partito di governo che opera per il bene degli italiani perché alla base della nostra azione c’è una visione collettiva: cosa vogliamo fare per la nostra città, per i nostri giovani? Questa è la nostra strada, e a noi basta una sola alleanza: con la società civile”.
Saponaro si è soffermato sui giovani, denunciando quello che lui definisce il fenomeno dell’”erosione civile”, ovvero dei giovani che lasciano l’Italia per trovare un lavoro, fra l’altro dopo che lo Stato ha investito sulla loro formazione. Ha anche annunciato che dopo le elezioni il Pri promuoverà una Academy gratuita intitolata a Spadolini per educare i giovani all’attività politica. Il segretario ha concluso invitando a “gonfiare le vele con le parole di Mussi. Non abbiamo bisogno di nessuno per ottenere il consenso della città. E chiunque vincerà, dovrà confrontarsi con le nostre posizioni, volte al bene della collettività”.
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