Il raduno di Vox a Madrid aveva qualcosa di tetramente medioevale che l’uso della tecnologia è riuscito ad esaltare. Le luci e il buio dell’arena, le grida, lo stesso palco a croce, tutto sapeva di tomba e sepolcro, soprattutto considerando il tipo di discorsi. Il presidente argentino Milei ha accusato di corruzione la moglie del premier Sanchez e poi definito il socialismo una dottrina cancerogena che provoca la morte. Con la sua capigliatura incolta Milei sembrava essere uscito direttamente da un quadro di Durer.
Ovviamente il Medioevo era cristianissimo, eppure il cristianesimo ha come caratteristica più propria, cosa che poi non lo rende molto dissimile dall’islamismo e persino dal bramanesimo, il culto dell’accoglienza. Gesù predica e viaggia di casa in casa e l’ospitalità è una offerta, tanto che si potrebbe quasi credere che Gesù praticasse la Sharia. Per questo il cristianesimo che ha rivendicato con orgoglio il presidente del Consiglio italiano, come momento originario della fondazione dell’Europa a cui si richiamerebbe il partito dei conservatori radunato alla convention di Vox, non può certo essere questo delle origini.
Lo stesso tema della natalità surrogata, esposto dall’onorevole Meloni nel suo intervento, a rigori non è specificamente cristiano dal momento che il cristianesimo primitivo non poteva avere nessuna valutazione di un fenomeno imprevedibile ed inconcepibile. Semmai la dottrina cattolica moderna può affrontarlo e questa chiesa cattolica moderna contraria alla maternità surrogata è pur sempre favorevole all’accoglienza dei migranti che invece l’onorevole Meloni chiede di respingere rigorosamente, tanto da voler allestire dei campi di detenzione in Albania.
Resta poi difficile da capire il nesso fra cristianesimo e concetti come patria e nazione. Il cristianesimo è dottrina necessariamente internazionalista per eccellenza, o meglio, la patria del cristianesimo non è di questo mondo e lo sapevano bene i giacobini in Francia che i preti li vollero costituzionalizzati. L’Idea di nazione nasce con l’Illuminismo e la rivoluzione non certo con il cristianesimo che serve principalmente alla demolizione dello Stato romano. Quanto al conservatorismo, lo stesso nazionalismo spagnolo deve la sua esistenza come reazione all’occupazione francese a crisi imperiale avvenuta. Precedentemente, la Spagna era un regno dove mai tramontava il sole, non una nazione. Tanta è la confusione da venir spinti ai tempi della sacra bibbia, più che al medioevo.
Non ci si può stupire se i conservatori europei che si richiamano al cristianesimo vengano invece accusati di essere divisivi dell’Europa, dal momento che per l’appunto il cristianesimo operò nel continente una spaccatura profonda fra cattolicesimo e protestantesimo, dopo aver provocato prima quella fra impero d’oriente ed impero d’occidente. Se tutto i partiti conservatori europei fossero solamente cattolici, questa frattura si riproporrebbe inevitabilmente. Essendo invece tutti nazionalisti, tutti patriottici, non si capisce cosa c’entri la dottrina cristiana se non per l’appunto come la concepiva il franchismo falangista, utile a combattere la repubblica atea in Spagna. Ed anche quello fu un ritorno al medioevo esemplificato dal motto efficacissimo di Millàn Astrai viva la muerte!.
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