giovedì, 30 Marzo 2023
  • Login
LA VOCE REPUBBLICANA
Giornale di politica e attualità fondato nel 1921 | Editore: Partito Repubblicano Italiano
  • Home
  • Attualità
    • Guerra in Ucraina
  • Cultura
    • La Biblioteca Repubblicana
  • Economia
  • L’editoriale
  • La Nota Politica
    • Il Pri informa
No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
    • Guerra in Ucraina
  • Cultura
    • La Biblioteca Repubblicana
  • Economia
  • L’editoriale
  • La Nota Politica
    • Il Pri informa
No Result
View All Result
LA VOCE REPUBBLICANA
No Result
View All Result

Come l’America vinse la guerra del Vietnam

Riccardo Bruno di Riccardo Bruno
26 Febbraio 2023
in L'editoriale
0
Condividi su FacebookTwittaCondividi su WhatsApp

Il 23 gennaio scorso erano 50 anni esatti dagli accordi di Parigi redatti fra l’amministrazione statunitense ed il governo nord vietnamita. Questi accordi firmati da Kissinger e Le Duc Toh stabilivano il rispetto dei diritti fondamentali del popolo vietnamita; l’autodeterminazione del popolo sud-vietnamita; la cessazione dell’attività militare Usa; il ritiro di tutte le forze militari americane; la riunificazione pacifica del Vietnam; l’ impegno americano alla ricostruzione del Vietnam del Nord. Se si guardava a quanto avvenuto anche solo vent’anni dopo, si comprende che quegli accordi si sono realizzati. E questo perché gli americani erano riusciti a portare un piccolo ed aggressivo Stato stato autoritario e militarizzato come era quello di Hanoi al tavolo del negoziato. I successore di Ho ci min erano oramai sfiduciati dal supporto offerto dai loro alleati russi e cinesi e soprattutto avevano avuto troppe perdite negli ultimi tre anni di guerra. Nessuno ricorda più quella data perché da una parte ci sono le ragioni della propaganda e la retorica pacifista, per cui gli americani semplicemente persero, dall’altra parte l’amministrazione statunitense venne effettivamente travolta, ma dallo scandalo Watergate non dall’esercito nord vietnamita. Solo quando i nord vietnamiti videro Nixon fuori gioco capirono che potevano anche strappare gli accordi presi. Allora le recrudescenze di un conflitto quasi ventennale colpirono la popolazione sudvietnamita, subito vessata dal nuovo governo comunista, soprattutto le popolazioni dei monti. In compenso le crisi militare con la Cina prima e quella politica con la Russia. Poi, portarono il governo del Vietnam a riprendere i rapporti considerati conclusi con gli Stati Uniti d’America. Hanoi non aveva combattuto trent’anni contro le più grandi potenze occidentali per condurre una vita in schiavitù e miseria. Per accorgersene basta seguire i dati sulla crescita e gli investimenti avvenuti dagli anni ’90 del secolo scorso che hanno portato il Vietnam ad un’espansione economica impressionante e non solo rispetto agli altri paesi dell’area.

Il primo a comprenderlo fu il generale Giap, già nel 2002. Appena il più grande capo militare della seconda metà del secolo scorso, usciva dalla caserma in cui viveva circondato dai suoi soldati, si convinceva di aver perso la guerra. Hanoi era tutta un pullulare di Mc Donald, insegne della Coca Cola e filiali dell’ American Express, giovani in blue jeans. Non c’era nemmeno bisogno di considerare gli investimenti tecnologici statunitensi avvenuti. La prosperità della vecchia colonia indocinese era interamente dovuta al successo finanziario americano una volta archiviato lo scenario bellico. Se invece ci atteniamo allo stretto profilo militare, gli americani in Vietnam commisero un solo autentico errore con la costruzione della linea Mc Namara. Quella era completamente priva di senso, in quanto il Vietnam era tutto scavato dal tempo della guerra di liberazione ed i nord vietnamiti ti sfilavano via sotto i piedi. Ma nemmeno Ke Shan fu un sconfitta, al contrario si trattò di un capolavoro di ritirata strategica. Del resto le truppe combattenti americane persero meno di 60 mila uomini in 14 anni, quando l’esercito del nord Vietnam nello stesso tempo contò più di mezzo milione di effettivi uccisi.

Il vero problema del Vietnam fu geopolitico non militare. Se Kennedy pensava di poter salvare l’indipendenza del Sud Vietnam, Nixon lo escludeva. L’unico interesse di Nixon era di guadagnare il tempo sufficiente perché la Tailandia non venisse invasa. Se il Laos e la Cambogia erano già perse e e la Birmania messa al sicuro con il colpo di Stato dei generali, la Tailandia era l’ultima regione indipendente messa a rischio. Se i comunisti fossero arrivati a prendere la Tailandia, tutta l’Indocina sarebbe finita sotto il loro tallone perché sarebbe presto caduta anche la Birmania. Questo fu l’obiettivo militare americano nella seconda parte della presidenza Nixon e questo obiettivo venne raggiunto, il Vietnam del nord fiaccato dalla guerra americana non era più in grado di procedere oltre Saigon, essendo oltre tutto obbligato a combattere i khmer rossi in Cambogia.

I pacifisti che sfilavano in Europa ed in Italia ovviamente di tutto questo non si occupavano minimamente, ce n’era persino di chi convinto che fosse la presenza americana ad aver scatenato la guerra, che l’America non fosse un esercito chiamato in soccorso da una paese sovrano minacciato, ma un’esercito di invasione. Lo abbiamo letto ancora ieri sul blog di Grillo, dove un illustre professore sostiene il perverso disegno dell’imperialismo americano che schiavizza l’Europa. Sono passati 50 anni ed il Vietnam oggi è il miglior amico degli Usa in tutta l’Asia, per cui serve un nuovo emblema, l’Ucraina. È colpa degli americani se un bonaccione come Putin bombarda la popolazione ucraina da un anno, questa la tesi da far bere a tanti buoni cittadini europei. In fondo erano proprio i governi europei, quello tedesco, quello italiano, che gli americani avevano attaccato, governi che evidentemente i personaggi che tanto ammirano Putin, rimpiangono.

Tags: pacifismoVietnam
Riccardo Bruno

Riccardo Bruno

Riccardo Bruno si è laureato in Storia della Filosofia presso l'Università di Roma La Sapienza nel 1988. Dal 1987 al 1989 collabora all'Ufficio esteri del PRI diretto dall'onorevole Vittorio Olcese. Dal 1994 è capo ufficio stampa del PRI, dal 1995 giornalista professionista iscritto alla stampa parlamentare. Nel 1999 è capo redattore de La Voce Repubblicana. È stato poi editorialista per il Foglio di Giuliano Ferrara e l'Indipendente di Vittorio Feltri. Dal 2019 è prima vice direttore de La Voce Repubblicana e poi direttore politico

Altri Articoli

Gli articoli della Costituzione letti integralmente

Gli articoli della Costituzione letti integralmente

La Costituzione repubblicana richiede una panoramica d'insieme, nessuna parte prevale sull'altra. Poi bisogna leggere gli articoli integralmente. L'articolo 11 sempre...

Un bagliore nel buio

È fallita anche la seconda offensiva nel Donbass

Nel caso i nostri media fossero distratti, la seconda tremenda offensiva lanciata da Putin nel Donbass ad un anno di...

Lo spirito selvaggio del capitalismo

Lo spirito selvaggio del capitalismo

Nel corso di una visita del presidente di Confindustria Bonomi a Kyiv per discutere il coinvolgimento delle aziende italiane nella...

Se le cose si complicano nel Mediterraneo

Se le cose si complicano nel Mediterraneo

La novità più preoccupante della crisi tunisina è che le autorità nazionali abbiano nel mirino la popolazione sub sahariana di...

Prossimo articolo
Il domani giunge in anticipo

Il domani giunge in anticipo

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Consigliati

Hitler&Stalin, focus de la Sette sulla storia del ‘900

Cosa comporta continuare a sbagliare il giudizio sul fascismo

Dopo il vertice in Crimea, un’unica opzione sul tavolo

Una barzelletta come prologo per il nuovo governo

Articoli Popolari

  • Il documento della Direzione Nazionale del Pri dell’8 agosto

    812 Condivisioni
    Condividi 325 Tweet 203
  • Il documento della Direzione nazionale del 28 luglio

    731 Condivisioni
    Condividi 292 Tweet 183
  • Barbero, l’inutilità della filosofia e il segreto dei Templari

    714 Condivisioni
    Condividi 286 Tweet 179
  • La Costituente Repubblicana Liberaldemocratica, De Rinaldis Saponaro al Consiglio nazionale

    703 Condivisioni
    Condividi 281 Tweet 176
  • Lutto nel Pri. È morto Francesco Nucara

    683 Condivisioni
    Condividi 273 Tweet 171

LA VOCE REPUBBLICANA

Giornale di politica e attualità fondato nel 1921

Edizione online iscrizione n.136 del 02/12/2020
del Tribunale Ordinario di Roma
Direttore Responsabile: Paolo Morelli
Direttore Politico: Riccardo Bruno
Coordinamento direzione: Mauro Cascio

  • Privacy e Cookie Policy

© 2022 La Voce Repubblicana - Giornale di politica e attualità fondato nel 1921 | Partito Repubblicano Italiano

No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità / Politica
    • Guerra in Ucraina
  • Economia
  • L’Editoriale
  • La Nota Politica
    • Il Pri informa
  • Cultura
    • La Biblioteca Repubblicana
  • Privacy e Cookie Policy

© 2022 La Voce Repubblicana - Giornale di politica e attualità fondato nel 1921 | Partito Repubblicano Italiano

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Cookie Policy
Sul nostro sito web utilizziamo i cookie per offrirti l'esperienza più pertinente possibile ricordando le tue preferenze nelle successive visite. Cliccando su "Accetta tutti", acconsenti all'uso di TUTTI i cookie. Tuttavia, puoi visitare "Configurazione Cookie" per fornire un consenso controllato.
Configurazione CookieAccetta Tutto
Revisione consensi

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
ACCETTA E SALVA