Il segretario del Pri di Ravenna, responsabile per la Direzione nazionale degli Enti locali del Pri, Eugenio Fusignani è intervenuto con un articolo sul Resto del Carlino di venerdì scorso per giudicare gli accordi che il presidente del Consiglio onorevole Meloni ha raggiunto con l’Algeria. Fusignani ha giudicato favorevolmente le cinque intese istituzionali firmate che rafforzano le relazioni fra Italia ed Algeria nel campo politico, economico e culturale, apprezzando in particolare gli accordi fra Eni e Sonatrach, su idrogeno e riduzione dei gas serra. “Se oggi l’Algeria – ha scritto Fusignani – è il primo fornitore di gas, domani sarà il potenziale principale partner del Piano Mattei” stilato dal governo. Si tratterebbe quindi di “un cambio di rotta” di Giorgia Meloni che oggi sostiene “quanto i repubblicani sostengono da sempre”, ovvero di procedere nella direzione di un progetto che “sulla scorta della visione di Enrico Mattei” trasformerebbe l’Italia in un hub energetico.
“Tuttavia”, aggiunge Fusignani, “i vantaggi di un hub energetico capace di aprire una porta sull’Europa, anche se ‘indubbi’, da soli “non sarebbero sufficienti”. Per Fusignani occorrerebbe riprendere ‘in toto’ il disegno di Mattei che prevedeva prima degli accordi fra paesi del Mediterraneo, le estrazioni nazionali, a partire da quelle nell’alto Adriatico, cosa che il Pri chiede da quando si è intensificata la crisi energetica.
foto galleria Fondazione Eni Enrico Mattei