Verrebbe da credere che in Italia si sia formato il partito dell’ospedalizzazione della società civile, un partito che obiettivamente dispone di considerevoli ambizioni finanziarie, dato che è riuscito a fornire servizi di massa, altrimenti latitanti persino negli ambulatori di primo soccorso. I risultati di questa ospedalizzazione forzata quando pure è stata compiuta, sono per lo meno discutibili. Nazioni che l’hanno rifiutata per non compromettere le basi delle proprie consuetudini democratiche, hanno avuto meno vittime dell’Italia che invece ha prescritto regole sanitarie di ogni genere con un formidabile scrupolo.
Grazie ad una campagna vaccinale straordinaria ed esemplare soprattutto rispetto a come la stava conducendo il precedente governo, l’ospedalizzazione è finita, con tanti saluti ai suoi promotori. Persino il ministro Speranza oggi ha assunto un meraviglioso profilo liberal per cui consiglia e suggerisce comportamenti sanitari, senza pretendere di imporli. Solo chi è ricoverato è sottoposto ad una norma comportamentale, perché il paziente che è semplicemente in cura, è libero di sottrarvisi. Se poi i virus, incredibile a dirsi, continuino a circolare, vede benissimo il governatore della Regione Liguria Toti che ha controllato i dati specifici e sarebbe opportuno che tutti gli organismi preposti facessero altrettanto. Verrebbe da dire, ma bisogna pur rispettare il piano antipandemico nazionale! Certo, non fosse che il precedente governo si era dimenticato di aggiornarlo. Il comitato tecnico scientifico governativo nel gennaio del 2020 contestava Alitalia di non imbarcare i positivi in partenza dalla Cina, violando il diritto costituzionale.
È’ il momento di capire se si crede nella campagna vaccinale che in determinati casi può presumere ulteriori richiami o meno. Se sì, questa è l’unica misura che occorre predisporre insieme alle necessarie precauzioni comuni che vanno rivolte a tutti coloro suscettibili di particolari fragilità. Per il resto ci si rimette al buon Dio ed al medico curante, non ai governi della Repubblica che hanno più questioni di cui occuparsi. Sotto questo profilo ha ragione chi nota come l’autorevolezza dell’esecutivo sia tale da potersi rivolgere nei suoi propositi e nelle intenzioni direttamente al paese e questo senza badare particolarmente alle forze politiche che lo compongono. Tali forze possono votare in parlamento come meglio ritengono opportuno. Vi sono ministri che hanno già elaborato propositi di contenimento dell’inflazione ed è un intervento di questa capacità, insieme ad un autentico piano energetico, su cui gli italiani chiedono di vedere esercitare l’attenzione di un presidente del Consiglio come Mario Draghi. Così come è plausibile che il governo sia in grado di indicare i migliori provvedimenti per la finanza pubblica, senza doversi preoccupare di stemmi. distintivi e bandierine agitate da qualcuno.
Le Camere hanno più pochi mesi di vita e il governo in carica può dare ancora il meglio di sé. Se poi c’è chi ritiene di poterlo sfiduciare perché miserello, non abbastanza considerato, buon per costui. Ne risponderà molto a breve al corpo elettorale che avrà raggiunto i sufficienti elementi di valutazione anche perché ha pagato di tasca propria le tante sciocchezze propinate in questi anni, rispetto agli sforzi compiuti dal primo governo serio visto in questa legislatura.