Il Commissario Regionale della Lombardia Franco de Angelis ci ha inviato il seguente intervento, che pubblichiamo volentieri
Le aree metropolitane sono in tutto il mondo il motore dello sviluppo , il luogo in cui si crea valore con la produzione di beni e servizi legati all’innovazione, è evidente quindi l’importanza della loro strategicità.
Oggi rispetto al passato abbiamo un’esigenza nuova: non dobbiamo soltanto favorire lo sviluppo, ma dobbiamo puntare a uno sviluppo che sia sostenibile ed equilibrato.
Emerge di fatto la necessità , oggi più che mai, di un governo metropolitano all’altezza delle difficoltà economiche, sociali,e territoriali che questa area deve affrontare.
Nel caso della nostra Città Metropolitana non parliamo solo dei 133 comuni che la compongono e dei circa 3 milioni di abitanti, ma di una area molto più vasta che gli studiosi accreditano di una popolazione di circa 7 milioni.
Cioè un sistema policentrico che vede Milano al centro di una corona di poli urbani che la circondano.
In questa realtà geografica il sistema della mobilità è di fondamentale importanza.
Una mobilità sostenibile, integrata e accessibile finalizzata al miglioramento della qualità della vita dei cittadini che può essere garantita solo se si riesce , nel contempo, a decongestionare il traffico e a migliorare realmente l’inquinamento atmosferico.
Però oggi la realtà è che il traffico in città è congestionato e la qualità dell’aria non migliora !!
Non voglio ora e in questa sede appesantire questa mia riflessione con l’analisi dei dati, che più volte abbiamo letto in questi giorni sui vari quotidiani, sul numero delle auto in entrata ogni giorno a Milano , o sul numero degli spostamenti essenziali legati all’automobile ( circa 900 mila giorno) o sul numero dei pacchi in consegna quotidianamente ( circa 155 mila) ma chiedere con forza un cambio di PARADIGMA .
Chi amministra la città deve abbandonare la cultura daziaria di un sistema di mobilità racchiuso negli stretti confini di Milano.
Allarghiamo questi confini non a parole ma nei fatti, ragioniamo davvero in termini di Area Metropolitana, potenziamo il Sistema Ferroviario Regionale, rimodelliamo le tante stazioni ferroviarie facendole diventare momento di possibile interscambio automobile/treno.
Aumentiamo il più possibile il numero dei posti auto nei parcheggi di interscambio con la nostra rete di linee metropolitane.
Riqualifichiamo le attuali infrastrutture viarie in troppi casi insufficienti.
Apriamo un tavolo interistituzionale sul problema del traffico commerciale da e per Milano.
Solo così si può contenere la spinta quotidiana delle centinaia di migliaia di auto che sono costrette ad entrare quotidianamente in città.
Questa Regione e questa Città hanno la fortuna di avere esperti, studiosi e tecnici di grande valore e di grande esperienza, con loro dobbiamo da subito ridisegnare il futuro della nostra Città Metropolitana, allontaniamoci da quella cultura dell’emergenza troppe volte demagogica che ha suggerito soluzioni inutili ed inefficaci che non hanno decongestionato il traffico, non hanno migliorato la qualità dell’aria, e in certi casi stanno contribuendo a peggiorare la situazione.
Il vero problema con il quale Istituzioni, Enti locali e forze sociali devono oggi confrontarsi non è solo quello delle funzioni e delle risorse, ma culturale e cioè che Modello di Mobilità vogliamo..