Era dal 1997 che il governo britannico non si riuniva per accogliere un capo straniero e questo è di nuovo avvenuto ieri per il presidente ucraino Zelensky. Se furono i conservatori a dare il primo sostegno all’Ucraina al tempo dell’invasione, i laburisti non vogliono essere da meno. Starmer ha detto che l’Ucraina verrà sostenuta tutto il tempo che sarà necessario e che le armi che saranno date dall’Inghilterra servono per il lungo raggio. Dalla Russia hanno fatto sapere che bastano tre missili per distruggere l’intera Isola, bene, questo è il momento di lanciarli.
L’aspetto che la storiografia militare avrà più problemi a decifrare dell’avventura di Putin in Ucraina è lo spreco di forze e mezzi per conquistare posizioni insignificanti nel Donbass. Visto che in due anni i russi non sono riusciti a sfondare, perché continuare ad insistere. L’unico precedente che offre una qualche comparazione è quello di Franco in Spagna. Anche il caudillo martellava villaggi e posizioni irrilevanti, ma non per due anni di seguito, solo nel momento in cui comprese che la strada per Madrid era aperta. Franco voleva far durare la guerra più a lungo per sterminare l’opposizione. Putin dovesse seguire la stessa tattica, si troverebbe 40 milioni di ucraini, ammesso che almeno dieci siano disposti a sostenerlo. Franco aveva dalla sua parte almeno la metà della popolazione spagnola .
Caduta Mariupol ci si aspettava l’attacco ad Odessa, la città ucraina che ha principale peso strategico. Presa Odessa Kiev non ha più uno sbocco al mare. Invece la Russia ha perso persino l’Isola dei serpenti e non ha più cercato di riconquistarla, un isolotto indispensabile per il controllo del Mar Nero. Di fatto non c’è stato nemmeno un tentativo di prendere Odessa che pure è li sul mare alla mercè della flotta russa, che dopo aver perso già settanta navi, sta riparata a Sebastopoli. Come si spiega una simile impasse? Solo grazie al sostegno britannico.
Nessuna battaglia segnò il corso della storia militare dell’età contemporanea come Trafalgar. Con quel successo l’ammiraglio Nelson garantì alla corona di sua Maestà un dominio sui mari che non fu più mai messo in discussione. Questa potenza della marina britannica è l’unico appoggio autentico su cui può contare l’Ucraina. Al Cremlino hanno scarsa memoria, non ricordano come l’Inghilterra sia stata a lungo alleata della Russia fino a quando questa non ha preteso di lambire il Mediterraneo. Da quel momento le cose sono cambiate e proprio in Crimea nel 1855.
L’accoglienza di Zelensky a Londra è stato uno schiaffo tirato in faccia al presidente Orban che invita l’occidente a riprendere il dialogo con la Russia. Starmer ha detto che volentieri riprenderà le relazioni diplomatiche quando i russi avranno lasciato tutta l’Ucraina, inclusa la Crimea. Per chi ha una tradizione secolare di combattimento come la Gran Bretagna c’è una prerogativa fondamentale per trattare la pace, non avere una pistola carica puntata alla testa..
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