Nel 1917 l’Etmano aveva chiesto al Kaiser Guglielmo di proteggere la povera Ucraina dalle mira dei bolscevichi, i quali cacciate le milizie cosacche e sterminati i bianchi, due anni dopo occupavano Kyiv. Il Kaiser quando aveva promesso contava di poter ancora vincere la guerra e adesso si trovava sconfitto. Anche se davvero avesse voluto aiutare l’Etmano, non controllava più la situazione tedesca, che era disperata. Quanto alle potenze vincitrici guardarono l’Etmano con compassione. Per loro l’Ucraina era Russia, affari della Russia. L’assoggettamento e l’annientamento di quel poco di indipendenza che lo zarismo aveva concesso all’Ucraina, venne interamente compiuto dall’Unione sovietica. Nemmeno si possono calcolare esattamente quanti milioni di morti abbia causato quella epopea, sappiamo invece dalle cronache della polizia che nella regione si diffuse il cannibalismo. Questo il governo sovietico e la completa indifferenza occidentale. Il primo giornalista, il gallese Gareth Jones, che spiegò al mondo cosa avveniva in Ucraina, negli anni 30 del secolo scorso, semplicemente, non venne creduto e poi, cosa strana, trovato morto.
Davanti all’aggressione della Russia alla Crimea del 2014, l’occidente non mostrò di essere cambiato rispetto ad allora. Non aveva battuto ciglio per nove anni di guerra di Putin in Cecenia, lo stesso fece per la Crimea che pure Crusciov aveva donato all’Ucraina, proprio come riparazione dei crimini commessi da Stalin. Tanta indifferenza occidentale venne sfruttata dal senatore repubblicano Mc Caine che fu il primo a sostenere la causa ucraina, così come fece Biden sotto la presidenza Trump, che aveva seguito alla lettera la politica di Obama verso l’Est, cioè principalmente per ragioni strumentali delle opposizioni. Una volta che Biden tornò alla Casa Bianca come presidente, propose a Zelensky di fuggire non di combattere. Fu quello a voler restare e Biden si è sentito costretto a sostenerlo, anche se nell’unico modo in cui l’Ameria sostiene un paese terzo, da lontano. Le armi che l’America ha dato all’Ucraina sono sufficienti per respingere l’invasione, non per una guerra prolungata e un impegno americano in una guerra prolungata in Europa orientale non si è mai visto, perché è un’area del mondo fuori dalla sua influenza. Sarebbe sbagliato pensare che Trump non voglia aiutare l’Ucraina, dal momento che il primo che non l’ha aiutata è stato Obama e oggi Biden, che pure ha promesso di sostenerla sino alla vittoria, non riesce nemmeno a convincere il Congresso delle sue ragioni. La posizione americana è quella definita dalla Cia, l’America entrerà in guerra con la Russia se questa vince in Ucraina, non per impedirle di vincere. A quel punto, mai si verificasse la vittoria russa, l’Europa si troverà in guerra.
Tutto questo per ora lo ha compreso solo il presidente francese Macron, ovvero il presidente di un paese che fa a cannonate con i russi dal 1796, per difendere l’Europa, appunto non per invadere la Russia. Macron ha detto che le chiacchiere stanno a zero e che l’Ucraina per non essere soggiogata ha bisogno di armi e di uomini. C’è molto peggio di coloro a cui dell’Ucraina non gliene è mai importato e mai gli importerà niente. Quelli che hanno difeso l’Ucraina a chiacchiere ed a chiacchiere vorrebbero vincere la guerra.