Occidente – il mondo libero come imprescindibile guida globale è una meticolosa raccolta dei “dossiers” di geopolitica aperti nel 2024. L’ autore, Tommaso Alessandro De Filippo, giovane firma di ItaliaOggi e La Ragione, collaboratore dell’Almanacco Repubblicano, qui alla sua opera prima, fa una dettagliata – a volte spietata – analisi di ogni scenario. E così la narrazione passa agilmente da un cantiere all’altro, come il procedere di un argomento logico. La tesi è una e chiara: l’Occidente deve risvegliarsi dal suo stato di “morte cerebrale” -– parole pronunciate dal presidente francese Macron in un’intervista al The Economist nel 2019 – e riscoprire se stesso, il suo ruolo, il suo potenziale.
Così dalla situazione in cui versano i singoli stati nazionali si passa ad esaminare quella in cui versa l’Europa, e poi la Nato, e poi tutto il mondo libero, Gerusalemme compresa. Fino ad arrivare all’evento che ha scosso tutte le certezze europee e occidentali dal dopoguerra ad oggi: l’invasione dell’Ucraina. Al punto che lo scenario globale, leggiamo, si trova ora completamente stravolto. La globalizzazione d’altronde è un fenomeno irreversibile: in quale quadrante si scelga di stare, non ce n’è uno che non venga sfiorato dalla guerra.
Qual è il ruolo dell’Italia in tutto ciò? E il futuro dell’Unione Europea? Putin è un giocatore di scacchi o di poker? Qual è il ruolo della Cina di Xi Jinping? L’ America potrebbe abdicare al suo compito secolare? E Taiwan? Che importanza riveste la dezinformatsiya mediatica nostrana? Sono solo alcune delle domande presenti in questo volume. Il tutto impreziosito da una prefazione di Daniele Capezzone, direttore editoriale di Atlantico Quotidiano.
Apprezzabile infine l’impostazione del libro, tipicamente repubblicana: analisi attenta di dati, statistiche e ragioni economiche, con documentazione e saggistica di supporto.
Foto La statua della libertà | MadGrin | CC BY – 3.0