La Russia si considera in guerra con la Nato principalmente perché il Cremlino non può dire di essere in guerra con l’Ucraina. Altrimenti sarebbe come ammettere di combattere contro una regione gregaria che pure ha dato lustro all’impero russo prima, Gogol era ucraino e all’Unione sovietica poi, anche Crusciov era ucraino. La narrazione ufficiale prevede semplicemente la sconfitta dei fascisti ucraini che resistono perché aiutati dalla Nato e la Nato attraverso il sostegno all’Ucraina, minaccerebbe l’integrità della Russia. Qualsiasi cavolata pur di non ammettere di aver aggredito un paese inerme che ha trovato le forze necessarie per difendersi.
La Nato da parte sua ha come epicentro gli Stati Uniti d’America i quali hanno sempre considerato l’Ucraina dal ‘700 fino al 1991, parte integrante della Russia. Da quell’anno, quello della dissoluzione dell’Urss, hanno accettato che paesi dell’ex blocco sovietico, i baltici, la Polonia ovviamente, l’Ungheria, la Bulgaria, aderissero alla Nato. La Nato non ha mai forzato all’adesione la Finlandia, o la Svezia, figurarsi se voleva estendersi alla Romania. La Nato ha consentito persino alla Russia di mantenere l’enclave di Kalininigrad che è pur sempre una spada puntata contro la Germania riunificata, senza mostrare particolare apprensione. Quanto all’Ucraina, si è visto fin dal 2014, quale reazione c’è stata all’occupazione della Crimea, con delle sanzioni proforma. Nella sostanza, la Crimea, russa, o ucraina, è cosa che lambisce gli interessi dell’Inghilterra, al limite della Turchia. L’interesse americano per l’Ucraina nasce con il senatore McCain e unicamente perché il governo Clinton vedeva in Putin un suo protetto, erede dell’amico Eltsin a cui consentire di mettere in riga la Cecenia. Si prendesse pure l’Ucraina, la Moldova, la Georgia. Qualunque cosa, purché non si esportasse la democrazia con le armi. L’era di Bush figlio era finita per sempre e senza gloria. La nuova America di Obama era quella della mano tesa a chiunque la volesse stringere e il repubblicano Trump non ha mutato registro, dal momento che si era persino incontrato con Kim jong un, in piena sintonia con la dottrina Obama.
Quando la Russia si è predisposta a invadere l’Ucraina il presidente Biden ha offerto a Zelensky ed al suo governo un salvacondotto internazionale. Zelenzky ha voluto resistere e questo era un bel problema, ma visto che gli inglesi non vedono volentieri il ritorno dei russi ad Odessa, l’America, non la Nato, ha predisposto una linea difensiva che nel complesso si mostrò efficace. Kissinger nel suo ultimo anno di vita propose una mediazione fra le parti, il Donbass e la Crimea alla Russia e il resto l’Ucraina indipendente. Questa è la posizione americana per la pace e non è mai cambiata. La questione sorge su Odessa, perché i russi senza Odessa del Donbass se ne fanno poco o niente, mentre se gli Ucraini dovessero rinunciare ad Odessa, perderebbero l’accesso al mare, si ridurrebbero ad una regione interinale. La Russia finirebbe per inglobarsela comunque, questione di tempo.
L’America è stata poi turbata dalla prepotenza russa, senza provare particolari timori. Una Russia che si dibatte da più di due anni nel fango ucraino con scarsi progressi, non sembra questa grande potenza. Prendesse l’intera Ucraina, con che cosa sarebbe in grado di controllarla dal momento che si tratta di un’area di 50 milioni di persone, più della metà ostili. L’esercito ucraino non è detto che sbanderebbe, piuttosto che riorganizzarsi in una regione confinante e riprendere la lotta spostando la linea del fronte. Oppure potrebbe costituire un’armata fantasma pronta a lottare dall’interno del paese. Esattamente come accadde con la guerra civile russa del 1917. Anche se Lavrov ha praticamente invitato l’occidente a combattere sul campo, la Russia deve pure mostrare il petto davanti all’insuccesso, la Nato non manderà soldati in Ucraina. Non ci pensa proprio. Alcuni paesi della Nato invece ci pensano eccome, in particolare quelli che considerano i russi peggio dei nazisti. Non i francesi, ma gli estoni, i lituani i lettoni, potrebbero schierare le loro truppe e questo aggreverebbe lo scenario. internazionale fin dalle prossime settimane e aprirebbe una crisi della Nato.
Nato Allied Force
A mio avviso, l’analisi fatta dalProf . Bruno è volutamente vista in modo un pò di parte. L’ Americi non ha mai voluto un Europa forte ed unita, ha sempre trovato il sistema di tenerla sotto la sua cappella, l’ Ucraina la ditta Biden&C. se la stavano coltivando da tempo ed è da tempo, prima del 2014 che gli USA inviano armi in Ucraina, per cosa ? Quando Gorbaciov disse che voleva un’Euroma dal Portogallo ad oltre gli Urali, qulcono piloto il colpo di statoper toglirlo do mezzo…allora nonntroviamo scuse, NOI ABBIAMO PERSO LA GUERRA e dobbiamo obbedire, vedi la Meloni, ha preso i voti con una politica contro la guerra e dopo vinte, viaggio in America e ha cambiato politicamente bandiera…..all’ Andreotti persar male e peccato ma spesso ci si indovina…..