martedì, 8 Luglio 2025
  • Login
  • Register
LA VOCE REPUBBLICANA
Giornale di politica e attualità fondato nel 1921 | Editore: Partito Repubblicano Italiano
  • Home
  • Attualità
    • Guerra in Ucraina
  • Cultura
    • La Biblioteca Repubblicana
  • Economia
  • L’editoriale
  • La Nota Politica
    • Il Pri informa
No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
    • Guerra in Ucraina
  • Cultura
    • La Biblioteca Repubblicana
  • Economia
  • L’editoriale
  • La Nota Politica
    • Il Pri informa
No Result
View All Result
LA VOCE REPUBBLICANA
No Result
View All Result


Perché la Nato non è in guerra con la Russia

Riccardo Bruno di Riccardo Bruno
14 Maggio 2024
in L'editoriale
1
Condividi su FacebookTwittaCondividi su WhatsApp

La Russia si considera in guerra con la Nato principalmente perché il Cremlino non può dire di essere in guerra con l’Ucraina. Altrimenti sarebbe come ammettere di combattere contro una regione gregaria che pure ha dato lustro all’impero russo prima, Gogol era ucraino e all’Unione sovietica poi, anche Crusciov era ucraino. La narrazione ufficiale prevede semplicemente la sconfitta dei fascisti ucraini che resistono perché aiutati dalla Nato e la Nato attraverso il sostegno all’Ucraina, minaccerebbe l’integrità della Russia. Qualsiasi cavolata pur di non ammettere di aver aggredito un paese inerme che ha trovato le forze necessarie per difendersi.

La Nato da parte sua ha come epicentro gli Stati Uniti d’America i quali hanno sempre considerato l’Ucraina dal ‘700 fino al 1991, parte integrante della Russia. Da quell’anno, quello della dissoluzione dell’Urss, hanno accettato che paesi dell’ex blocco sovietico, i baltici, la Polonia ovviamente, l’Ungheria, la Bulgaria, aderissero alla Nato. La Nato non ha mai forzato all’adesione la Finlandia, o la Svezia, figurarsi se voleva estendersi alla Romania. La Nato ha consentito persino alla Russia di mantenere l’enclave di Kalininigrad che è pur sempre una spada puntata contro la Germania riunificata, senza mostrare particolare apprensione. Quanto all’Ucraina, si è visto fin dal 2014, quale reazione c’è stata all’occupazione della Crimea, con delle sanzioni proforma. Nella sostanza, la Crimea, russa, o ucraina, è cosa che lambisce gli interessi dell’Inghilterra, al limite della Turchia. L’interesse americano per l’Ucraina nasce con il senatore McCain e unicamente perché il governo Clinton vedeva in Putin un suo protetto, erede dell’amico Eltsin a cui consentire di mettere in riga la Cecenia. Si prendesse pure l’Ucraina, la Moldova, la Georgia. Qualunque cosa, purché non si esportasse la democrazia con le armi. L’era di Bush figlio era finita per sempre e senza gloria. La nuova America di Obama era quella della mano tesa a chiunque la volesse stringere e il repubblicano Trump non ha mutato registro, dal momento che si era persino incontrato con Kim jong un, in piena sintonia con la dottrina Obama.

Quando la Russia si è predisposta a invadere l’Ucraina il presidente Biden ha offerto a Zelensky ed al suo governo un salvacondotto internazionale. Zelenzky ha voluto resistere e questo era un bel problema, ma visto che gli inglesi non vedono volentieri il ritorno dei russi ad Odessa, l’America, non la Nato, ha predisposto una linea difensiva che nel complesso si mostrò efficace. Kissinger nel suo ultimo anno di vita propose una mediazione fra le parti, il Donbass e la Crimea alla Russia e il resto l’Ucraina indipendente. Questa è la posizione americana per la pace e non è mai cambiata. La questione sorge su Odessa, perché i russi senza Odessa del Donbass se ne fanno poco o niente, mentre se gli Ucraini dovessero rinunciare ad Odessa, perderebbero l’accesso al mare, si ridurrebbero ad una regione interinale. La Russia finirebbe per inglobarsela comunque, questione di tempo.

L’America è stata poi turbata dalla prepotenza russa, senza provare particolari timori. Una Russia che si dibatte da più di due anni nel fango ucraino con scarsi progressi, non sembra questa grande potenza. Prendesse l’intera Ucraina, con che cosa sarebbe in grado di controllarla dal momento che si tratta di un’area di 50 milioni di persone, più della metà ostili. L’esercito ucraino non è detto che sbanderebbe, piuttosto che riorganizzarsi in una regione confinante e riprendere la lotta spostando la linea del fronte. Oppure potrebbe costituire un’armata fantasma pronta a lottare dall’interno del paese. Esattamente come accadde con la guerra civile russa del 1917. Anche se Lavrov ha praticamente invitato l’occidente a combattere sul campo, la Russia deve pure mostrare il petto davanti all’insuccesso, la Nato non manderà soldati in Ucraina. Non ci pensa proprio. Alcuni paesi della Nato invece ci pensano eccome, in particolare quelli che considerano i russi peggio dei nazisti. Non i francesi, ma gli estoni, i lituani i lettoni, potrebbero schierare le loro truppe e questo aggreverebbe lo scenario. internazionale fin dalle prossime settimane e aprirebbe una crisi della Nato.

Nato Allied Force

Tags: NatoUcraina
Riccardo Bruno

Riccardo Bruno

Riccardo Bruno si è laureato in Storia della Filosofia presso l'Università di Roma La Sapienza nel 1988. Dal 1987 al 1989 collabora all'Ufficio esteri del PRI diretto dall'onorevole Vittorio Olcese. Dal 1994 è capo ufficio stampa del PRI, dal 1995 giornalista professionista iscritto alla stampa parlamentare. Nel 1999 è capo redattore de La Voce Repubblicana. È stato poi editorialista per il Foglio di Giuliano Ferrara e l'Indipendente di Vittorio Feltri. Dal 2019 è prima vice direttore de La Voce Repubblicana e poi direttore politico

Altri Articoli

I sette pilastri della saggezza

I sette pilastri della saggezza

Il governatore della Puglia Emiliano, quello dell'Emilia Romagna De Pascale, i capi dell'opposizione riformista italiana, il presidente francese Macron, e...

Il prossimo 11 settembre

Il prossimo 11 settembre

Per quanto abbia dell'incredibile, davvero ci sono organi di stampa nazionale che disaminate le ragioni per le quali Russia e...

American Beauty

American Beauty

Per avere un'idea compiuta del grado di capacità di comprensione della realtà americana dalle nostre parti, basta pensare ai commenti...

I piottari

I piottari

Anche coloro che mostrano una qualche disponibilità nei confronti del governo, saranno rimasti inquietati dalla proposta, ritirata nel giro di12...

Prossimo articolo

In vino veritas

Comments 1

  1. Franco Guerrazzi says:
    1 anno ago

    A mio avviso, l’analisi fatta dalProf . Bruno è volutamente vista in modo un pò di parte. L’ Americi non ha mai voluto un Europa forte ed unita, ha sempre trovato il sistema di tenerla sotto la sua cappella, l’ Ucraina la ditta Biden&C. se la stavano coltivando da tempo ed è da tempo, prima del 2014 che gli USA inviano armi in Ucraina, per cosa ? Quando Gorbaciov disse che voleva un’Euroma dal Portogallo ad oltre gli Urali, qulcono piloto il colpo di statoper toglirlo do mezzo…allora nonntroviamo scuse, NOI ABBIAMO PERSO LA GUERRA e dobbiamo obbedire, vedi la Meloni, ha preso i voti con una politica contro la guerra e dopo vinte, viaggio in America e ha cambiato politicamente bandiera…..all’ Andreotti persar male e peccato ma spesso ci si indovina…..

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Consigliati

Le idee confuse della sinistra

Le idee confuse della sinistra

Tragedia della storia russa

Tragedia della storia russa

Articoli Popolari

  • Il documento della Direzione Nazionale del Pri dell’8 agosto

    1025 Condivisioni
    Condividi 410 Tweet 256
  • Il giovane Hegel e lo Spirito del mondo a cavallo

    1002 Condivisioni
    Condividi 401 Tweet 251
  • Barbero, l’inutilità della filosofia e il segreto dei Templari

    996 Condivisioni
    Condividi 398 Tweet 249
  • Il bipolarismo fasullo, intervista a Luigi Marattin

    935 Condivisioni
    Condividi 374 Tweet 234
  • Non bisogna mai porre limiti alla divina provvidenza

    843 Condivisioni
    Condividi 337 Tweet 211

LA VOCE REPUBBLICANA

Giornale di politica e attualità fondato nel 1921

Edizione online iscrizione n.136 del 02/12/2020
del Tribunale Ordinario di Roma
Direttore Responsabile: Paolo Morelli
Direttore Politico: Riccardo Bruno
Coordinamento direzione: Mauro Cascio

  • Privacy e Cookie Policy

© 2022 La Voce Repubblicana - Giornale di politica e attualità fondato nel 1921 | Partito Repubblicano Italiano

No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità / Politica
    • Guerra in Ucraina
  • Economia
  • L’Editoriale
  • La Nota Politica
    • Il Pri informa
  • Cultura
    • La Biblioteca Repubblicana
  • Privacy e Cookie Policy

© 2022 La Voce Repubblicana - Giornale di politica e attualità fondato nel 1921 | Partito Repubblicano Italiano

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms below to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Cookie Policy
Sul nostro sito web utilizziamo i cookie per offrirti l'esperienza più pertinente possibile ricordando le tue preferenze nelle successive visite. Cliccando su "Accetta tutti", acconsenti all'uso di TUTTI i cookie. Tuttavia, puoi visitare "Configurazione Cookie" per fornire un consenso controllato.
Configurazione CookieAccetta Tutto
Revisione consensi

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
ACCETTA E SALVA