Dopo aver letto il ministro Roccella accusare la Francia giacobina di attentare alla cristianità, tesi più o meno anticipata dal senatore Salvini, già all’indomani dell’apertura dei giochi, ci aspettavamo che il presidente del Consiglio Meloni se non marciasse su Versailles, per lo meno dicesse a Macron che i giochi olimpici ospitati dal suo paese sono un esempio mondiale di perversione, esattamente quello che dice il portavoce del Cremlino Peskov, ad esempio. Per questo siamo basiti quando Macron ha parlato di un incontro eccellente con il presidente Meloni e la galleria fotografica di Palazzo Chigi ha pubblicato le foto dell’amabilità dei colloqui. Il che significa che il presidente del Consiglio ce l’ha con il comitato olimpico internazionale, non con la Francia e questa sarebbe già una posizione più seria. Le olimpiadi le organizza il comitato olimpico, la Francia le ospita. Non fosse che facendo parte l’Italia del comitato olimpico, non si capisce esattamente cosa voglia il ministro Abodi, quando chiede degli esami del genere più accurati di quanto si possa accertare con un semplice passaporto. Sicuramente Abodi avrà ragione, ma questo al limite varrà per le prossime olimpiadi, non certo per quelle in corso. Per cui tanto vale sedersi tutti davanti allo schermo e piantarla lì.
IIl baccano sollevato dagli esponenti del governo è destinato a scivolare via come l’acqua della Senna e davvero non si ha idea di quante se ne sono viste passare, mentre il nostro paese si è subito spaccato fra chi è con la pugile italiana, chi, come Federica Pellegrini, aborre la caccia alla streghe, per non parlare di chi invoca il rispetto di Leonardo da Vinci, senza nemmeno sapere che la gran parte della popolazione in Francia ammira più l’arte paleolitica dei graffiti nelle caverne che il rinascimento italiano. Sono di origini barbariche i francesi non lo sapevate? Come i tedeschi, gli spagnoli, tutti popoli barbari, imparentati fra loro con culture ancora più complesse della nostra che pure si sarebbe barbarizzata essa stessa appena cessato di essere greco romana. Vi pare questa materia da discutere in occasione delle Olimpiadi? Il governo si chiuda un semestre in una università.
Non aiuta la polemica immediatamente successiva con le vittime della strage di Bologna. Ammesso anche che il presidente Bolognesi abbia sbagliato nei riferimenti usati, ed ha sbagliato eccome, è inutile che il presidente Meloni replichi lancia in resta, si tratta pur sempre delle vittime di una strage. Si offra piuttosto di incontrarle, di dare chiarimenti, di provare ad ammorbidire i toni e rassicurare. Purtroppo non ne è capace perché l’onorevole Meloni si sente più vittima di tutte le vittime e il presidente La Russa, le da pure man forte.
Meno male che c’è chi è convinto che il disegno di legge sull’autonomia differenziata spacchi il paese. Bocciato al referendum, l’unità del paese si recupera, magari il governo persino si dimette. Più probabile che il governo, mai perdesse il referendum, riscriverà un’altra legge, perché la sua proposta di autonomia è perfettamente costituzionale e le divisioni fra nord e sud che vengono contestate sono imputabili non alla legge che deve essere ancora approvata, ma ad una riforma in vigore da più di vent’anni. Non è una legge che spacca il paese, è una maggioranza ed un governo che lo sta spaccando a cominciare dalle fratture internazionali compiute a passo di corsa senza nemmeno accorgersene in queste settimane.
Le opposizioni invece hanno il dovere di elaborare la loro strategia e quindi Schlein, Conte, Renzi, Landini, Fratoianni, hanno scelto come campo di battaglia l’autonomia. Mai non reggessero il primo urto, mancando il quorum al referendum, per liberarci del governo, dovremo subito liberarci di un’opposizione da barzelletta.
Galleria della presidenza del consiglio dei Ministri