venerdì, 29 Settembre 2023
  • Login
  • Register
LA VOCE REPUBBLICANA
Giornale di politica e attualità fondato nel 1921 | Editore: Partito Repubblicano Italiano
  • Home
  • Attualità
    • Guerra in Ucraina
  • Cultura
    • La Biblioteca Repubblicana
  • Economia
  • L’editoriale
  • La Nota Politica
    • Il Pri informa
No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
    • Guerra in Ucraina
  • Cultura
    • La Biblioteca Repubblicana
  • Economia
  • L’editoriale
  • La Nota Politica
    • Il Pri informa
No Result
View All Result
LA VOCE REPUBBLICANA
No Result
View All Result


Settanta sette anni di vita della Repubblica

Riccardo Bruno di Riccardo Bruno
1 Giugno 2023
in L'editoriale
0
Condividi su FacebookTwittaCondividi su WhatsApp

Il primo problema che ha avuto il partito repubblicano all’indomani del referendum del 2 giugno 1946 fu, a questo punto, cosa serviamo? Avevamo pur sempre ottenuto quello per cui ci si era battuti per tutto l’Ottocento, non solo l’Unità nazionale, che poi era avvenuta nel modo più tristo possibile, il papa in Vaticano, Mazzini in galera, ma finalmente anche la forma dello Stato. Poi magari se sovrapponiamo la costituzione romana del 1849 con quella italiana del 1948, magari ci accorgiamo che la prima è molto più simile a quella francese del 1793, ma questi sono dettagli. Il partito repubblicano terminata la fase costituente si diede un’evoluzione radicale, chiamata Ugo La Malfa. La Malfa prese il vecchio partito risorgimentale, ancora tutto impostato su una visione tipica del secolo scorso e gli diede una scrollata profonda, con un sol balzo La Malfa condusse il Pri nell’attualità. Per fare un simile passo il partito repubblicano si lasciò dietro persino una personalità unica ed eccezionale come Pacciardi.

Il momento migliore della vita del Pri del secolo scorso fu interamente legato a La Malfa. I primi anni del 900 furono tribolati dalla guerra prima e dal fascismo poi. Gobetti diceva che il Pri sostenendo il bellicismo di casa Savoia era belle che morto, ed era il 1914. Sei anni e Mussolini si prese persino un segretario del partito da eleggere in parlamento e con lui quasi tutte le strutture periferiche. Rendiamo omaggio a quella milanese che mai cedette un iscritto al fascio. Infatti tutti loro finirono al confino, in galera, sotto terra, o in America. Il partito repubblicano si ricostituì nella guerra di Spagna. La Malfa comportò un’autentica rigenerazione, negli uomini, nei progetti e nelle idee. Non che non ebbe difficoltà, ma l’insieme della sua proposta segnò un successo per le scelte dell’Italia, lo Sme, la politica dei redditi, il divorzio, la difesa della Banca d’Italia. Tutto questo rinvigorì e ridefinì il partito lasciandosi alle spalle le armi e l’ideologia. Il Partito repubblicano si ritrovò come partito dei contenuti, il partito della proposta e soprattutto il partito cerniera, preoccupato di tenere insieme un paese che usciva pur sempre da una guerra civile ed un’esperienza nefasta come era stato il fascismo. Un capolavoro politico di La Malfa fu la sua capacità di dialogo con il partito comunista, che fece impazzire il suo amico Montanelli, ma che fu utile al fine della solidarietà nazionale e della sconfitta del terrorismo. Il punto più alto raggiunto da La Malfa segnò anche il punto di caduta del partito. Perché anche se Spadolini seppe ottenere consensi che nessuno all’epoca di La Malfa si sognava, il Pri di Spadolini rimase ingabbiato in uno schema politico declinante, quello del pentapartito, quando La Malfa aveva creato dal niente il centro sinistra, il futuro, oggi il passato.

Un iscritto sarebbe portato a pensare che questa fase della storia della Repubblica, si è conclusa, anche con gli interventi su il sistema elettorale e la dissoluzione dei grandi partiti che ne hanno caratterizzato gli sviluppi. Da anni si parla persino di Seconda Repubblica e si usano termini che non hanno alcuna condizione costituzionale, oltre che grammaticale, tipo, la premier. Pensare che persino Margareth Thatcher era chiamato il premier britannico, signora Thatcher. E l’Italia ancora nemmeno ce l’avrebbe un premier, ci ha solo un presidente del consiglio un primus inter pares. La ragione per cui questa presunta Seconda Repubblica ha subito piagnucolato di sentirsi svantaggiata, anche se per la verità l’idea dell’elezione diretta del capo dello Stato, proviene dalla Prima, la perseguiva Bettino Craxi, sull’onda dell’esperienza francese. Tanto che già si parla di Terza Repubblica, anche se per la verità è solo la riforma dello Stato che autorizza un simile cambiamento e quindi a rigore siamo ancora nel pieno della Prima.

Quale che sia il nostro giudizio su tutto questo bisogna pensare che non si può affatto escludere un intervento così profondo sulla costituzione tale da intaccare la forma di governo. È miracoloso che con il disfarsi dei partiti costituzionali o la riduzione del peso politico che avevano, con il Pri esiste anche il Psi e persino il Pli, sia rimasta ancora una struttura costituzionale! Dall’anno della pandemia è evidente che però non si sappia più bene cosa comporti, tanto che è servito il richiamo di un presidente della Corte per dire che non esistono principi della Carta prevalenti sugli altri. Grazie a questo è arrivato il governo Draghi. Come Draghi dovette definire il suo governo? Come “un governo repubblicano” per l’ appunto. Sono i giorni nostri, quelli in cui la Repubblica può essere messa alla mercè di uomini politici e di partiti che di repubblicano non hanno niente, se non sono addirittura nemici della Repubblica pronti a sovvertirne tutti i valori fondamentali. Lo stesso avviene con un processo di cambiamento, magari fatto a casaccio, da chi nemmeno sa con esattezza quale sia la sua proposta. Per questo la Repubblica ha una sola necessità, quella di un partito autenticamente repubblicano, integralmente repubblicano, nei suoi valori e nei suoi simboli, capace di affermarsi. Altrimenti la si perde la Repubblica, esattamente come Roma perse ben due volte la sua.

galleria della Fiera di Milano, concessione gratuita e speciale a La Voce repubblicana

Tags: La MalfaRepubblica
Riccardo Bruno

Riccardo Bruno

Riccardo Bruno si è laureato in Storia della Filosofia presso l'Università di Roma La Sapienza nel 1988. Dal 1987 al 1989 collabora all'Ufficio esteri del PRI diretto dall'onorevole Vittorio Olcese. Dal 1994 è capo ufficio stampa del PRI, dal 1995 giornalista professionista iscritto alla stampa parlamentare. Nel 1999 è capo redattore de La Voce Repubblicana. È stato poi editorialista per il Foglio di Giuliano Ferrara e l'Indipendente di Vittorio Feltri. Dal 2019 è prima vice direttore de La Voce Repubblicana e poi direttore politico

Altri Articoli

L’asse con la Francia sui migranti

L’asse con la Francia sui migranti

Alla fine della fiera il governo Meloni è arrivato alla soluzione che abbiamo chiesto di intraprendere fin dal primo giorno,...

Autobiografia di una nazione

Autobiografia di una nazione

Sul termine "migliorista", usato nel secolo scorso grava un incredibile equivoco. Comunemente si pensa che l'ortodossia comunista non potendo richiamarsi...

La Francia non ci lascerà soli

La Francia non ci lascerà soli

Degli ultimi tre governi della Repubblica, uno era convinto che isolando la gente in casa si sarebbe combattuto un virus...

Il lato debole della controffensiva ucraina

Il lato debole della controffensiva ucraina

Senza un collasso dell'esercito russo, cosa che può sempre verificarsi, tale lo stato di quell'armata, o una crisi di governo...

Prossimo articolo
Anche il Pri di Taranto festeggia il 2 giugno

Anche il Pri di Taranto festeggia il 2 giugno

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Consigliati

La storia nel futuro. La Massoneria e il venti settembre

La storia nel futuro. La Massoneria e il venti settembre

Meno male che alla Difesa abbiamo Crosetto

Perché serve da subito una diversa politica economica del governo

Articoli Popolari

  • Il documento della Direzione Nazionale del Pri dell’8 agosto

    845 Condivisioni
    Condividi 338 Tweet 211
  • Barbero, l’inutilità della filosofia e il segreto dei Templari

    759 Condivisioni
    Condividi 304 Tweet 190
  • Il documento della Direzione nazionale del 28 luglio

    737 Condivisioni
    Condividi 295 Tweet 184
  • La Costituente Repubblicana Liberaldemocratica, De Rinaldis Saponaro al Consiglio nazionale

    713 Condivisioni
    Condividi 285 Tweet 178
  • Piero Angela, i complottisti e le bandiere

    695 Condivisioni
    Condividi 278 Tweet 174

LA VOCE REPUBBLICANA

Giornale di politica e attualità fondato nel 1921

Edizione online iscrizione n.136 del 02/12/2020
del Tribunale Ordinario di Roma
Direttore Responsabile: Paolo Morelli
Direttore Politico: Riccardo Bruno
Coordinamento direzione: Mauro Cascio

  • Privacy e Cookie Policy

© 2022 La Voce Repubblicana - Giornale di politica e attualità fondato nel 1921 | Partito Repubblicano Italiano

No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità / Politica
    • Guerra in Ucraina
  • Economia
  • L’Editoriale
  • La Nota Politica
    • Il Pri informa
  • Cultura
    • La Biblioteca Repubblicana
  • Privacy e Cookie Policy

© 2022 La Voce Repubblicana - Giornale di politica e attualità fondato nel 1921 | Partito Repubblicano Italiano

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms below to register

All fields are required. Log In

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Cookie Policy
Sul nostro sito web utilizziamo i cookie per offrirti l'esperienza più pertinente possibile ricordando le tue preferenze nelle successive visite. Cliccando su "Accetta tutti", acconsenti all'uso di TUTTI i cookie. Tuttavia, puoi visitare "Configurazione Cookie" per fornire un consenso controllato.
Configurazione CookieAccetta Tutto
Revisione consensi

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. These cookies ensure basic functionalities and security features of the website, anonymously.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Functional
Functional cookies help to perform certain functionalities like sharing the content of the website on social media platforms, collect feedbacks, and other third-party features.
Performance
Performance cookies are used to understand and analyze the key performance indexes of the website which helps in delivering a better user experience for the visitors.
Analytics
Analytical cookies are used to understand how visitors interact with the website. These cookies help provide information on metrics the number of visitors, bounce rate, traffic source, etc.
Advertisement
Advertisement cookies are used to provide visitors with relevant ads and marketing campaigns. These cookies track visitors across websites and collect information to provide customized ads.
Others
Other uncategorized cookies are those that are being analyzed and have not been classified into a category as yet.
ACCETTA E SALVA