Questa dolorosa vicenda che ha visto protagonista in negativo l’Italia a Crotone è una tragedia europea, perché nessuno può davvero pensare che sia una sola nazione continentale capace di affrontare un fenomeno migratorio di questa portata. A maggior ragione l’Italia che è oltre modo esposta a sbarchi da ogni provenienza e di ogni genere, dovrebbe evitare commenti e polemiche e preoccuparsi di salvare tutti coloro che sono in mare. Questo vale per le rotte provenienti dall’Africa, e soprattutto per quelle provenienti dal medio oriente, perché si tratta di famiglie che cercano rifugio dalle guerre e quindi hanno una status di diritto riconosciuto internazionalmente da rivendicare. I morti sono tutti eguali e nessuno può permettersi di dire loro che dovevano restarsene a casa, perché la casa oramai o non l’avevano già più o, nel caso in cui l’avessero ancora, erano più sicuri di morire seduti nel loro salotto che avventurandosi in mare. Se poi quei disgraziati non potevano difendere il loro salotto, l’Italia il suo mare deve saperlo difendere eccome.
In frangenti simili non si chiedono le dimissioni di nessuna carica istituzionale, perché per prima cosa bisogna conoscere gli atti dell’inchiesta sulla vicenda che potrebbero rivelarsi persino più gravi di quello che già ci si immagina. È innanzitutto il presidente del Consiglio che deve rispondere di quanto avvenuto e indicare cosa intenda fare il governo dopo un simile disastro che coinvolge la sua intera politica migratoria o forse meglio dire non politica. Che il governo fosse completamente impreparato su questo fronte del resto lo si vedeva fin dalla campagna elettorale quando Fratelli d’Italia parlava di “blocco navale” e poi nelle prime settimane quando ci si è messi a litigare con la Francia. Due autentiche sciocchezze che hanno annunciato il disastro di questi giorni.
Ancora negli anni ’90 del secolo scorso una disgrazia come questa appena verificatesi, poteva forse impedire altre partenze, oggi, nel nuovo millennio, la vera disgrazia è invece di non poter partire, qualunque conseguenza vi possa essere. Ad ogni cambio di secolo può sempre realizzarsi una autentica rotazione delle culture. Per cui noi pensiamo a quei disgraziati che non sono stati salvati per il microscopico cuore che possiede la ricca Europa occidentale. Ma quei corpi ripescati dal mare, o sbattuti dalle onde sulla riva, quando erano vivi e in grado di fare una scelta, hanno pensato che finire in quel modo fosse comunque meglio che restare dove si trovavano.
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