La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha appoggiato la richiesta dei primi ministri polacco e greco, Donald Tusk e Kyriakos Mitsotakis, di creare uno scudo di difesa aerea finanziato dall’UE. «L’attuale panorama frammentato non è all’altezza dei bisogni e delle esigenze odierne», hanno dichiarato Tusk e Mitsotakis in una lettera indirizzata al capo della Commissione, datata giovedì e riportata per la prima volta da Bloomberg.
«L’Europa sarà al sicuro finché i cieli sopra di essa saranno sicuri», si legge nella lettera, che sottolinea la necessità di un sistema di difesa aerea europeo per proteggere lo spazio aereo comune da minacce come aerei, missili e droni. Durante un dibattito tra i candidati alla prossima presidenza della Commissione, von der Leyen ha espresso il suo sostegno alla dichiarazione dei leader: «Dobbiamo avere uno scudo di difesa aerea comune per tutta l’Europa, come proposto da Mitsotakis e Tusk», ha affermato.
Con il conto alla rovescia di due settimane prima delle elezioni europee, von der Leyen, membro dell’Unione cristiano-democratica (CDU) tedesca, si candida per un secondo mandato a capo dell’esecutivo dell’UE. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha spinto l’UE a rafforzare gli sforzi di difesa congiunti e a fornire maggiori aiuti militari, comprese le difese aeree, all’Ucraina. Secondo i leader, lo sviluppo di un progetto di difesa europeo unificato “fiore all’occhiello” segnalerebbe chiaramente l’unità dell’Europa e la determinazione nell’autodifesa. Attualmente, la Germania guida l’iniziativa europea Sky Shield, che mira a procurarsi congiuntamente sistemi di difesa aerea tedeschi, statunitensi e israeliani. Francia e Italia, che sviluppano il proprio sistema di difesa aerea chiamato SAMP/T, cercano di competere in questo sforzo.
I leader europei hanno chiesto che gli sforzi di difesa congiunti siano discussi al prossimo vertice UE di fine giugno.