Con la sua recente opera, Cyber e potere, edito quest’anno per i tipi della Mondadori, Pierguido Iezzi, Ceo di Swascan (Gruppo Tinexta), ci accompagna nell’inferno digitale dei tempi moderni. Si parte delle minacce alle infrastrutture critiche, offrendo ai lettori una panoramica degli ultimi attacchi informatici condotti, in giro per il mondo, nei confronti di alcuni settori strategici: da quello marittimo a quello sanitario, passando per il complesso sistema delle supply chain e per il comparto energetico. Si apprende, con un certo sgomento, come le navi, i porti e gli stessi sistemi satellitari che regolano la navigazione marittima siano estremamente vulnerabili rispetto ad azioni di penetrazione e manomissione da parte di hacker digitali. Nel 2022, infatti, secondo quanto ci spiega Iezzi la cyber gang russa Killnet ha tentato numerosi attacchi ai sistemi portuali del nostro Paese, impedendo per alcuni giorni, ad esempio, l’accesso degli utenti al sito web dell’Autorità portuale dell’Adriatico settentrionale. Anche gli ecosistemi digitali delle imprese, con tutta la catena di fornitori che vi è connessa, sono sovente colpiti, soprattutto attraverso la tecnica del “ransomware” ossia del furto o criptazione di dati informatici sensibili, seguita da una richiesta di riscatto per averne la restituzione o la decrittazione.
Gli hacker ormai non si identificano più con i soli lupi solitari, come accadeva un tempo, ma sono rappresentati da vere e proprie strutture di criminalità organizzata, oppure da apparati specializzati messi in piedi da Stati ostili. Ed il comparto energetico ne ha fatto senza dubbio esperimento, soprattutto in Europa orientale dove la rete elettrica ucraina è stata ripetutamente oggetto di attacchi tramite software malevoli – detti malware – in grado di comprometterne il funzionamento. Neppure il delicatissimo settore sanitario può dirsi immune dagli assalti informatici, avverte Iezzi, ed il nostro Paese ricorda bene come nella torrida estate del 2021 il sito del Sistema sanitario della Regione Lazio fu messo fuori uso dai pirati digitali che chiedevano un riscatto in bitcoin, nel bel mezzo delle prenotazioni per vaccinarsi contro il Covid 19. Il panico e lo spaesamento generatosi in quella convulsa e confusa fase di interruzione dei servizi, durata ben cinque giorni, hanno rivelato l’impreparazione e la fragilità del sistema che dovrebbe conservare e proteggere i nostri dati sanitari.
L’infernale viaggio, compiuto sotto la sapiente guida nostro cyber Virgilio Pierguido Iezzi, prosegue verso altri settori ad alto rischio di soccombenza digitale: la filiera delle piccole e medie imprese ed il variegato mondo degli enti locali italiani, soprattutto quelli collocati nel meridione d’Italia, che si rivelano estremamente vulnerabili. Ma non è solo la dimensione pubblica ad esser colpita dalle minacce digitali, continua Iezzi, poiché spesso è l’ambiente cyber privato a divenire il bersaglio dei criminali del web, dediti al furto di documenti personali, identità digitali o vendita illegale di farmaci. Per non parlare dei terribili abissi in cui si finisce esplorando il dark web, ricettacolo di qualunque tipo di contrabbando – dalle armi, alle droghe ai codici delle carte di credito trafugate. In questa zona oscura della rete è persino possibile noleggiare un killer a pagamento o acquistare un kit per intraprendere, in proprio, la carriera di hacker. Il viaggio infernale, al seguito di Pierguido Iezzi, non smette di sconcertare il lettore e termina nel terribile teatro bellico russo-ucraino, dove nel contesto della guerra ibrida, ispirata alla dottrina Gerasimov, trova ampio spazio la guerra portata nella c.d. quinta dimensione, quella del cyberspazio.
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