Utopia-ia-o di Nino Bruno e le 8 Tracce è un album che lascerà il segno. Lo diciamo subito e ci assumiamo tutta la responsabilità. Sinceramente. Innanzitutto si tratta di un album, cosa che in tempi fluidi è una sfida estremamente coraggiosa. Un album, un logos, un discorso, un “epos” caleidoscopico e sarcastico. Un lavoro magico che gioca su tanti colori e sfumature cromatiche degne di un Bauhaus. Rompendo con una storia lunga quasi vent’anni, anzi, portandola a compimento, la band fondata da Nino Bruno fa a pezzi il “Dogma 8” (tutto per anni è stato suonato e registrato su un registratore a nastro a otto tracce e analogico) di vontrieriana memoria e rompe il vetro che separa il passato e il futuro. Insomma , prendete i Roxy Music, Serge Gainsbourg, e Paul Anka, mascolate con il Beat italiano e francese, aggiungete un quarto di Prog, shakerate ben bene, filtrate tutto con Brian Eno agli Hansa di Berlino con Bowie, spruzzate molto cinema, Derrida, Von Trier e sparate il tutto verso gli anni tremila! Ecco qua. Utopia-ia-o è un lavoro collettivo, si avverte l’influenza di ogni singolo musicista, ognuno con il proprio bagaglio e la propria storia.
Nino Bruno fa da tessuto connettivo per un progetto che guarda dritto negli occhi il futuro. Prende la nostra epoca e ci gioca con ironia dissacrante, con humor estremamente nero, a volte anche drammatico. Le collaborazioni che facevano capolino nell’album Cuore Deserto e poi in Ehi Dei si consolidano. Oggi Zaira Gigante è la voce leader e Nino gioca a fare la coscienza “pulita”. Zaira fa la “bugiarda”, la “furba” e Bruno invece pare dire la verità. È un gioco dei ruoli perfetto. Ma anche un gioco di incastri minuzioso. Le trame musicali sono estremamente variegate, complesse, e si amalgamano con una armonia incredibile in una sceneggiatura perfetta.
Una sceneggiatura, abbiamo detto. Sì, perché tutto potrebbe essere girato in pellicola. E poi perché ci sono storie e personaggi definiti in profondità, protagonisti di vicende storiche e saltimbanchi, perdenti felici, poeti solitari, ricche prostitute e generali sconfitti, giocatori d’azzardo che calano a picco, uomini che incrociano la morte e salutano gli amici…
Si passa da registri allegri, ritmici e pimpanti a voragini e abissi senza scampo. A volte tutto questo accade non solo tra un brano e l’altro ma all’interno di una sola canzone. Stai lì che salti e balli nella stanza e improvvisamente puoi sentire il cuore in gola, ti stai divertendo, sei tu quello che ride ma lo specchio ti ridà l’immagine della sporca verità. E allora hai paura. E te la senti tutta addosso, questa paura. Allora ti fermi e devi fare i conti con te stesso. Le chitarre di Nino Bruno arpeggiano echi lontani, i clarini di Massimiliano Sacchi sono voci impietose (in certi momenti sembrano dei sax o un oboe, come quelli di Andy McKay, e lo stesso Sacchi è coautore con Bruno dei testi del disco ), le tastiere sapienti di Giulio Fazio costruiscono tappeti sonori come tele di ragno, il drumming dello storico batterista (che segue da sempre le 8 Tracce di Bruno) Peppe Sabbatino segna bene le tue pulsazioni. E se Zaira sfotte, Nino ti sbatte in faccia come stanno davvero le cose… E ti avverte di non offrire di più. A volte Zaira ci prova a dire lei la verità: Sinceramente Io per una volta/Vorrei parlare onestamente/ Ma La vita è troppo breve/Troppo breve per cedere al coraggio…
Okay, adesso che ci stiamo dentro ecco la Tracklist
- MAMMA MIA CHE BRUTTE FACCE
- SCHELETRO DI FERRO
- SE VUOI ESSERE RICCO
- VIVA CAPORETTO
- IMBROGLIONA
- IO NON MI STANCO MAI
- SOLITARIO
- PIACERE,PRESTIGIO, GIOIELLI
- VOLONTA’ & DISPERAZIONE
- E FURBA IO
- FINE DELL’ERA COOL
È tempo di “singoli”, dicevamo. E quindi Utopia-ia-o è stato preceduto da Mamma Mia Che Brutte Facce e da Viva Caporetto, brani estremamente ironici e radiofonici. Diretti e sfrontati. Sarcastici e seducenti. Ma anche colti e citazionisti. Quindi possiamo anche scomporre il tutto in episodi. Tutte “storie verticali”, allora. Invece, ecco che interviene il Nino Bruno sceneggiatore (sì, fa anche lo sceneggiatore per soapopera da più di vent’anni!), a legare l’estrema complessità e eterogeneità del lavoro c’è la “storia orizzontale”. Il discorso, buttiamola là. E siamo a Volontà & Disperazione. Brano numero nove. Da togliere il fiato. Drammaturgico davvero. E poi, ricordiamo, che Nino Bruno & Le 8 Tracce hanno collaborato in più occasioni con il regista Paolo Sorrentino (Every Single Moment In My Life Is a Weary Wait, scritto e composto da Nino Bruno, è un successo internazionale ed è nella colonna sonora di This Must Be The Place, che vincerà il Leone d’Oro a Cannes, come unico brano inedito accanto a David Byrne, Talking Heads, Iggy Pop etc), e lavorato a colonne sonore.
Qua siamo di fronte non solo ad artisti veri, ma a musicisti sapienti e rigorosi.
Insomma, questo è un disco da brividi. Mai ascoltato una cosa del genere. È una delle più intense esperienze artistiche italiane dall’inizio del millennio! Aprite le orecchie e provate a smentire queste parole!
Credits.
Edito da Goodfellas
Missato da Marco Messina
Mastering e post produzione di Ninni Pascale, Il Parco
Produzione artistica di Marco Messina, Zaira Zigante, Massimiliano Sacchi, Peppe Sabbatino, Giulio Fazio, Nino Bruno.
Suonato e arrangiato da Zaira Zigante, Massimiliano Sacchi, Peppe Sabbatino, Giulio Fazio, Nino Bruno
Zaria Zigante-Voce
Nino Bruno– Voce, chitarre
Massimiliano Sacchi– Fiati (Clarinetto, clarinetto baritono, cori
Peppe Sabbatino– Batteria, cori
Giulio Fazio– Organi synth, piano, cori
Qui potete ascoltare il brano Volontà & Disperazione