Il segretario nazionale del Partito repubblicano italiano, Corrado De Rinaldis Saponaro è intervenuto al convegno tenuto a Montecitorio per ricordare i 120 anni della fondazione della Federazione giovanile repubblicana. “Oggi ricorrono due date molto importanti della storia del partito, la fondazione della giovanile, avvenuta a Terni alla Palestra Garibaldi, nell’inverno del 1904 e il quarantacinquantesimo anniversario della morte di Ugo La Malfa, il 26 marzo del 1979. La Malfa che avvicinò molti di noi proprio quando eravamo giovanissimi convincendoci all’attività politica dagli studi o dalle professioni, usava dire che la democrazia occidentale si difende sotto le mura di Gerusalemme e davanti agli episodi delle università di Torino e di Genova di questi giorni, bisogna che i nostri studenti si ricordino gli eccidi dello scorso sette ottobre e del fatto che ancora sono ostaggi centinaia di israeliani che andrebbero restituiti alle famiglie”.
De Rinaldis Saponaro si è detto molto preoccupato del fatto che per la prima volta l’America si sia astenuta rispetto ad una risoluzione dell’Onu di condanna ad Israele e che questo sia avvenuto in un momento momento delicatissimo della situazione internazionale, in cui la Polonia si trova davanti alle violazioni del suo spazio aereo da parte di missili russi. “Io sono molto preoccupato, ha detto il segretario del Pri, che si possano ricreare le condizioni per la scintilla di Sarajevo e ritengo che il nostro interesse nazionale coincida con quello dell’Europa unita”. Che la situazione internazionale sia destinata a complicarsi lo dimostra come a fronte della disponibilità dell’occidente ad aiutare la Russia contro il terrorismo islamico, Putin ha risposto accusando gli Stati Uniti d’America e l’Inghilterra che pure contano le vittime che accusa oggi la Russia.
De Rinaldis Saponaro ha ricordato il coraggio e la passione civile dei giovani repubblicani del 1904, diciassettenni che tempo quattro anni, come Oddo Marinelli, avrebbero conosciuto le galere austriache, si sarebbero poi arruolati nell’esercito francese e per quanto laureati quando l’Italia entrò in guerra accettarono di combattere come semplici fanti per quanto fossero laureati proprio perché non riconoscevano la monarchia, come non avrebbero riconosciuto il fascismo. Marinelli lo ritroveremo eletto alla Costituente dopo una vita trascorsa fra guerra e clandestinità ed è un esempio per i giovani repubblicani di oggi che devono essere ispirati agli stessi ideali democratici e mostrare la stessa determinazione nel sostenerli. Al convegno di Montecitorio hanno partecipato, fra gli altri, gli onorevoli Stefania Craxi e Giulio Tremonti.