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Democrazia diffusa

di Redazione
21 Novembre 2024
in Cultura
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Anselmo Gusperti del Pri di Cremona ci ha inviato la seguente riflessione che pubblichiamo volentieri. Facciamo solo notare all’amico Gusperti che secondo Rousseau, la democrazia a Roma si vide giusto all’indomani della cacciata dei Tarquini e per un brevissimo periodo. Punti di vista

Ponete attenzione alla “distribuzione” della Democrazia nel mondo odierno. Balza all’occhio in modo evidente che la democrazia, quella vera, applicata, con maggior o minore fortuna e risultati, con qualche eccezione, stia a cavallo dell’Oceano Atlantico. C’è una ragione e, come sempre, la troviamo nella Storia. La Democrazia, come concetto, come tutti sanno nasce ad Atene (demos = popolo, cratos = potere, ossia il potere sta nel popolo, il popolo è sovrano), poi ebbe secoli di gloria con Roma prima dell’Impero, ebbe un rigurgito in Italia con i Liberi Comuni ma nei secoli ebbe sempre vita grama. Il Cristianesimo delle origini, per la verità, proclamava che il principio di uguaglianza tra gli uomini fosse la base dei rapporti e della società, ma anche questo principio non ebbe molta fortuna e applicazione sociale e politica: la forza, la sopraffazione, l’oppressione, le varie forme del potere supportate dal potere economico ebbero sempre la meglio.

Nel 1517 un frate tedesco, Martin Lutero si ribellò al potere del Papa di Roma, e il Nord Europa lo seguì in un movimento che si chiamò Protestantesimo, aiutato in Svizzera da Calvino e Zwingli. La Chiesa, per difendere il suo potere, indisse il Concilio di Trento (e Bologna) che, dopo un po’ di anni (e con l’appoggio delle maggiori case regnanti) bloccò il movimento Protestante al nord di Alpi e Pirenei. Ma nei paesi protestanti il sentimento religioso, sociale, di appartenenza e democratico ebbe vita più facile, per il senso morale interiore che imponeva e pretendeva dai suoi aderenti. Fu quindi abbastanza naturale che, dopo qualche secolo, da quelle parti, specialmente Francia, Germania ed Inghilterra germogliassero dei pensatori che accesero dei Lumi che presto si trasformarono nel movimento dell’Illuminismo portando il loro pensiero per quasi tutta l’Europa (diciamo fino alla Vistola e al Don). Ovviamente le colonie inglesi, francesi e olandesi ne portarono l’impronta e l’influenza. Influenza che subì anche l’Italia, non ostante la forte presenza del cattolicesimo. Per lo stesso motivo in Spagna e Portogallo, e le relative colonie, il processo di espansione ed assimilazione dell’Illuminismo fu più tribolato e meno diffuso; nella penisola balcanica poi fu impedito dalla presenza dall’impero Turco, musulmano, che ne occupava una buona parte.

Gli illuministi fecondarono le menti più ricettive e progressiste con le loro idee e scoperte in un crescendo che poi deflagrò nella Rivoluzione Francese. I principi democratici di uguaglianza, libertà e fraternità si diffusero anche a costo di bagni di sangue e sulle punte delle baionette napoleoniche, per tutti i popoli d’Europa con le difficoltà, modalità e profondità di penetrazione proporzionali a quanto verificate nei secoli precedenti per il movimento protestante. La Reazione, cercò di porre un freno poliziesco con gli eserciti, ma questo non impedì la formazione degli stati nazionali come li conosciamo oggi. Italia compresa. Non si poteva certo ancora parlare di uguaglianza, libertà e fraternità tra i cittadini di questi stati. Sarebbero dovuti arrivare i fascismi, il nazismo, il comunismo con il i loro immensi e spaventosi carichi di sofferenze morti e distruzioni consumate in due guerre mondiali e i ventenni di dittature per far rinascere e stavolta trionfare quei principi. Sempre però ricalcando la geografia, la difficoltà di diffusione, l’influenza sui singoli cittadini e sulle rispettive società riscontrate, con le dovute proporzioni, nella diffusione delle idee originali.

Molta parte del mondo e dei suoi abitanti non furono toccati da questo movimento di idee: ne rimasero esclusi la Russia (Unione Sovietica), Cina e gran parte del Sud Est asiatico, tutto il mondo musulmano; il sud America e l’Africa faticano ancora dovendo fare i conti con dittature e colpi di stato. E, possiamo dire che questi Stati e Nazioni sono ancora alla ricerca della Democrazia

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Molta parte del mondo e dei suoi abitanti non furono toccati da questo movimento di

idee: ne rimasero esclusi la Russia (Unione Sovietica), Cina e gran parte del Sud Est

asiatico, tutto il mondo musulmano; il sud America e l’Africa faticano ancora

dovendo fare i conti con dittature e colpi di stato. E, possiamo dire che questi Stati e

Nazioni sono ancora alla ricerca della Democrazia….

Tags: AteneDemocrazia

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