L’amico Saverio Collura ha commentato la politica del Cremlino
Hanno distrutto una città e ne hanno fatto teatro della loro ipocrisia, della loro vanità, della loro ignominia. Cos’altro dire di Putin, se non solo sottoscrivere le drammatiche considerazioni espresse di recente da un governatore del territorio ucraino deturpato, devastato, offeso ed annientato dalla guerra infame voluta da Puntin, per poter piegare ed annientare, la dignità, la democrazia, ed il futuro di un intero popolo, di una nobile nazione: l’Ucraina.
Putin è un criminale. E tale resterà per sempre, anche se dovesse essere in un prossimo futuro attore e protagonista di un accordo di soluzione della brutale ed ingiustificata azione aggressiva da lui inflitta all’Ucraina. Infatti, ammesso e non concesso che l’armata russa riuscirà ad occupare i territori del Donbass, Putin si ritroverà a gestire città “morte”. Solo un cumulo di macerie resterà al posto delle floride, civili, e storiche città di quella regione. Già oggi, stante quanto ci mostrano le immagini televisive, si osserva la spettrale visione che nel 1945 fu possibile riscontrare nelle immagini post belliche di Berlino e delle altre principali città tedesche. Come farà la Russia a porre riparo ai drammatici disastri innescati da Putin?
La Russia non dispone né delle ingenti risorse finanziarie, né delle strutture operative necessarie a ricostruire e ridare nuova vita ai cimiteri sociali prodotti dall’insana azione bellica. Ed allora non possiamo non chiederci a cosa sia servita una barbara azione bellica, che oltre alle distruzioni di intere città, ha anche prodotto diverse decine di migliaia di morti civili; di liberi cittadini che hanno avuto solo il torto di nascere in un territorio ai confini con un paese governato da oltre vent’anni da un dittatore. Siamo sicuri che il giudizio della Storia sarà chiaro, duro, inesorabile.
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